Alcuni consigli per una moka OK!
Molti amano la Moka perché rende il caffè più amaro e intenso di sapore. Altri la detestano proprio per questo motivo. In effetti la temperatura e la modalità di azione della Moka permette di estrarre molte sostanze che altrimenti rimarrebbero nella polvere del caffè.
Iniziamo dunque a pensare a quale caffè utilizzare per fare una moka di qualità. Innanzitutto sarebbe opportuna la scelta di un caffè non troppo scuro, troppo torrefatto; questa tipologia di caffè estrae prodotti tropo amari che potrebbero alla lunga risultare disgustosi. Meglio un caffè più chiaro torrefatto per l’espresso e proveniente da altitudini non troppo elevate (cosa questa che si può sapere solo se si parte da una monorigine di qualità).
Importante la macinatura che non deve essere finissima, ma fine per non accentuare l’estrazione di sostanze amare. La macinatura è sempre meglio farla al momento, freschissima. La quantità di caffè da utilizzare sarebbe 200g/L e di solito non si deve schiacciare troppo il macinato. La qualità dell’acqua è importante. Usare sempre acqua fresca in modo tale che il tempo del riscaldamento non sia troppo breve e quindi anche l’estrazione troppo veloce. L’acqua deve essere di quella non troppo dura, ma con basso contenuto di minerali. La caldaia va riempita fino a sfiorare la valvola di sicurezza. Non va coperta.
Assicurarsi sempre che la guarnizione sia sempre molto pulita e quindi posizionare il filtro sulla caldaia.
Il fuoco di riscaldamento deve essere medio basso. Lasciare sollevato il coperchio. Si lascia produrre la prima quantità di caffè e poi si tende l’orecchio e si ascolta. Quando il gorgoglio inizia a farsi più rumoroso si spegne il fornello. Non allungare troppo la fuoriuscita del caffè per non estrarre troppe componenti amare. Per bloccare la fuoriuscita porre sotto l’acqua del rubinetto la caldaia e lasciare raffreddare.
A questo punto non resta altro che godersi un buon caffè… della MOKA!