Il comico involontario, così si faceva ironicamente chiamare quando Luciano saliva i palchi lustrineggianti delle varie televisioni degli anni Ottanta e Novanta. Napoletano di nascita, invece, decisamente innamorato della sua città che, in un suo film, definiva: a volte penso addirittura che Napoli possa essere ancora l’ultima speranza che resta alla razza umana (Dal film Così parlò Bellavista).
Di sicuro per la sua città è stato uno degli artisti più amati del Novecento. Scrittore, poeta, regista e attore, alcune delle frasi contenute nei suoi libri e nei suoi film sono diventate celebri in tutta Italia. Di Luciano de Crescenzo ricordiamo numerose attività a sostegno del buon cibo e della cucina tradizionale italiana e partenopea. Una su tutte fu la famosa manifestazione organizzata a Roma insieme a Giorgio nell’inverno 1986 contro l’imperversare dei fast food.
La sua ironia e il suo modo di racccontare la vita, le sue gioie e i suoi drammi, ne fecero un cantore ironico e amatissimo anche dalle nuove generazioni di paninari dei controversi Anni 80. Non era mai capace di staccarsi dalla sua tazzulell ‘e cafè e nei confronti di questa bevanda nera e bollente ha rilasciato numerosi commenti.
Noi ne vogliamo segnalare uno molto simpatico contiene una sottile verità:
“Ma vi siete mai chiesti cos’è il caffè? Il caffè è una scusa. Una scusa per dire a un amico che gli vuoi bene.” (Luciano De Crescenzo)
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