La transizione generazionale e l’evoluzione climatica del nostro pianeta stanno ricodificando le consuetudini dell’uomo. Lo si vede, in modo particolare, nel nuovo approccio consapevole ed etico verso tutto ciò che riguarda la produzione agroalimentare. Se la generazione Z spinge verso una rivoluzione culturale e morale di equilibrio tra la Terra, chi consuma e chi produce, è la generazione Millennials che si sta prodigando per dare un senso compiuto a questo nuovo paradigma alimentare. Lo si vede moltissimo nel mondo del caffè che, per tanti anni, è stato relegato a un sistema piatto di sfruttamento delle popolazioni contadine con produzioni omologate che tendevano a produrre ogni anno sempre di più, in un’ottica di consumismo che ha impoverito la qualità finale del prodotto in tazza.
Questa tendenza ha accomunato molte altre materie prime ma, da alcuni anni, grazie all’arrivo delle nuove generazioni nei comparti decisionali del sistema produttivo e, grazie alla consapevolezza del consumatore che richiede verità, identità e qualità, il trend si sta invertendo e inizia a predominare un nuovo approccio al mondo del caffè, sempre più determinato a differenziarsi e a riscoprire una nuova Identità di Tazza.
Questa definizione la prendiamo in prestito da uno dei rappresentanti più significativi di questa nouvelle vague tra i torrefattori italiani. Giovanni Corsini rappresenta la terza generazione di una famiglia che a Brescia, nel 1956, inizia con un piccolo laboratorio di tostatura del caffè, che si distingue per la grande piacevolezza del prodotto finale. Nel 2010 Giovanni è entrato in Agust portando tutta la freschezza e la determinazione di una generazione che sapeva di fare i conti con un modello produttivo ormai stanco e obsoleto. Grazie a una congiuntura astrale virtuosa di questo inizio di nuovo millennio, tra rivoluzione digitale, facilità di accesso alle fonti e nuovo rapporto di consapevolezza dell’uomo verso le risorse della Terra, si è giunti a una necessità sempre più vincolante di valorizzazione dell’identità di un prodotto.
“La sfida che accomuna una nuova generazione di torrefattori è quella, per il caffè, di passare da un prodotto anonimo a uno fortemente identitario”, afferma Giovanni.
“Il nostro impegno è quello di portare il consumatore a vivere un’esperienza, accompagnarlo tra le piantagioni equatoriali e raccontargli una storia di vita, che parte dal contadino che raccoglie le ciliegie, continua nei nostri laboratori di torrefazione e si afferma nella tazzina di un bar”.
Grazie a questo nuovo approccio imprenditoriale, il consumatore può soddisfare le sue esigenze di conoscenza del prodotto e mantenere un rapporto più confidenziale e diretto con l’origine e la provenienza di un caffè. A quel punto una semplice tazzina diventa l’icona di un territorio, portatrice dei valori culturali di un’umanità condivisa che parte dalle mani screpolate dei contadini delle piantagioni.
Le 4 C
“Chi produce caffè oggi – continua Corsini – deve ragionare su un principio di regionalità, che pone attenzione a tre fattori determinanti: il Cru di provenienza, il Clima e i suoi cambiamenti, il Contadino che produce e il Consumatore finale. Gli Specialty Coffee sono la somma di questi quattro fattori determinanti. La scelta della migliore piantagione per le caratteristiche finali che si vogliono dare a un caffè; la composizione del terreno, l’altitudine, l’esposizione, l’umidità, la cultivar arabica o robusta. La stagionalità e il millesimo; ogni anno ha un suo diario delle piogge, della siccità, delle escursioni termiche che, purtroppo iniziamo a risentire dei fenomeni dei cambiamenti climatici. L’approccio etico verso i proprietari delle piantagioni e i contadini che raccolgono le ciliegie; un trattamento economico adeguato con un pagamento equo del caffè che non continui lo sfruttamento adottato per decenni negli anni passati. La soddisfazione del consumatore finale; fornire un prodotto ricco di valori aggiunti, dove la piacevolezza sia corredata da una forte identità, personalità, unicità, verità”.
Il percorso che sta attraversando il mondo del caffè è quello di un’entusiasmante nuova via di qualità che trova nei giovani i principali fautori di tutto ciò.
Una corsa che non avrà fine in una strada di sola andata.