Giornata Mondiale del Caffè, orgoglio italiano a sostegno dei #coffeepeople di tutto il mondo
Orgoglio del made in Italy. È così che 9 italiani su 10 considerano il caffè. I dati che emergono dalla ricerca Astra 2023 commissionata e diffusa dal Consorzio Promozione Caffè, evidenziano una simbiosi unica che porta con sé diversi valori. Per la maggior parte il caffè è una ricarica di forza mentale ed energia fisica (42,2%), per altri un rito personale (35,6%), per altri ancora, e questo ci piace molto, un catalizzatore di convivialità, socialità attiva e condivisione di stati d’animo positivi (33,7%).
In occasione della Giornata Internazionale del Caffè del 1° ottobre si scopre che gli italiani sono ancora molto legati al consumo del caffè tra le mura domestiche (40%), mentre il consumo al bar segue al 14%. L’utilizzo delle cialde sta prendendo il sopravvento su tutti gli altri sistemi come la moka e la macchina espresso. Il 43% infatti le preferisce con un distacco netto, che si amplifica sempre più. Il rito del caffè conquista un italiano su due e lo fa diventare la bevanda più consumata nell’arco di una giornata.
L’Italia è il settimo consumatore al mondo con 5,2 milioni di sacchi di 60kg all’anno, su un totale di 170,8 milioni di sacchi nel mondo, per un valore di circa di 120 miliardi di dollari. Tutti questi dati, se presi da soli non possono far altro che confortare il mondo produttivo del caffè, eppure, uno degli elementi che la Giornata Internazionale vuole far emergere, in questo 2023, è il valore della sostenibilità e del rispetto dei lavoratori e dei loro diritti, i cosiddetti #coffeepeople.
Un buon caffè è un caffè che si deve definire “giusto” e, per questo motivo, ILO e ICO, le due agenzie delle Nazioni Unite che si occupano di promuovere la giustizia sociale ed economica attraverso la definizione di standard lavorativi internazionali, hanno scelto il Primo Ottobre per sottoporre a tutto il mondo del caffè una seria riflessione.
Non dimentichiamo però le bellissime iniziative in questo senso già partite, come ad esempio, la produzione di caffè di alta qualità a Patatàn, da parte di 80 donne, nella regione del Huehuetenango, in Guatemala: il Doña Lucero. Il progetto portato avanti dall’Associazione Caffè Speciali Certificati in collaborazione con l’Onlus Amka, che dal 2001 ha avviato azioni concrete di aiuto e di sviluppo in Congo e in Guatemala. Tra le altre anche l’iniziativa della Cooperativa Nova Coffee che è cresciuta ha iniziato a essere un polo attrattivo molto importante per le comunità limitrofe. In modo particolare si è concentrato sull’inserimento delle donne e dei giovani e da quel progetto è nata una delle più importanti aggregazioni di coffee farmers con oltre 2800 donne e famiglie coinvolte.