Il caffè, l’amore e la guerra!
“Il profumo si diffuse leggero come una carezza, poi si fece più forte, solido, quasi un abbraccio, infine l’aroma divenne un grumo di nostalgia dentro ai loro cuori. Roberto insinuò la mano in quella di Viola, lei lo guardò di sottecchi. “Non c’è caffè senza amore” sussurrò lui.
La miscela segreta di casa Olivares è un libro che ha riscosso molto successo. Edito dalla Mondadori, è un romanzo di formazione che percorre la vita di una donna angustiata dal rincorrere della malvagità della guerra, ma comunque appesa al filo della vita con tutta l’anima. È ambientata nella Sicilia degli anni ’40 e ’50. Siamo a Palermo. Con questo suo libro la scrittrice è riuscita a rendere viva l’immagine della Palermo prima della guerra ma, soprattutto, ha trasformato le parole in vapori profumati al caffè.
Giuseppina Torregrossa è una scrittrice saldamente palermitana che, per ragioni lavorative, si è intrisa di romanità. Con questo libro ci inonda dei colori della sua terra, del sole, del vento e del mare. Ma sa fare ancora di più: ci trasporta in un’antica torrefazione e ci fa diventare tutti pazzi per il caffè.
Nel cuore di Palermo, sotto il grande appartamento degli Olivares, batte il cuore di un drago fiammeggiante; è la macchina che tosta dalla mattina alla sera il caffè, spandendo per le vie del quartiere un profumo intenso fino allo stordimento.
Quella degli Olivares, infatti, è la storia di una famiglia che vive grazie alla torrefazione del caffè, in un piccolo vicolo di Palermo a ridosso della seconda guerra mondiale. Lo descrive dal suo arrivo in chicchi nei sacchi di juta fino alla sua produzione e alle emozioni che transfugano dalla tazza.
Borbotta la caffettiera napoletana, come borbotta Genziana, nella bella Palermo dove fugge dalla guerra.
In La miscela segreta di casa Olivares le protagoniste assolute sono le donne. Mimosa, Provvidenza, la serva di casa Olivares che merita un futuro come tutte le altre donne, Lalla la consigliera di fiducia di Genziana, che saprá indirizzarla verso la direzione giusta, sempre. Poi Alivuzza, che si disfa del figlio per la vergogna e poi capisce che l’amore è la cosa piú importante.
Il merito di Giuseppina Torregrossa è quello di saper raccontare una storia carica di immagini, di voci, di suoni, di colori, di odori; una galleria di uomini e donne cui è facile affezionarsi, dove si mescola amore, caparbietà, dedizione, abbandono.
Il destino di una città e quello di una donna, Genziana, l’incapacità della prima di plasmare la propria sorte a testa alta e il coraggio della seconda nel cercare la propria via; la debolezza e l’orgoglio, il maschile e il femminile, la robusta e l’arabica: opposte polarità che percorrono il romanzo e che si saldano intorno all’appassionante racconto della moderna invenzione della miscela, l’arte di mescolare caffè di origini diverse per ottenere una bevanda armoniosa.